Fra gli italiani, nel biennio 2021-2022, meno del 7% consuma la quantità raccomandata dalle linee guida per una corretta alimentazione, ovvero le famose 5 porzioni, tra frutta e verdura.

Sono dati dell’Istituto Superiore di Sanità. Ancora una percentuale troppo bassa. Tuttavia non è l’unico problema…

Oggi non è da trascurare la provenienza dei prodotti di cui ci cibiamo. Poiché il modo in cui viene realizzato un alimento è parte integrante della sua qualità benefica sulla salute. Non è quindi più solo una questione di stabilire la frequenza con cui ci cibiamo di determinati alimenti nella nostra vita ma risulta prioritario interessarci della loro provenienza se si vuole fare un discorso nutrizionale serio. Oltre che ecologico, oltre che etico.

Da diversi anni, anche a Cava dè Tirreni, esiste un gruppo di acquisto solidale che nel tempo ha selezionato secondo criteri di affidabilità e competenza alcuni produttori da cui si fornisce periodicamente. Cominciamo da loro ad addentrarci nella conoscenza di quello che mangiamo. Nelle dinamiche della filiera corta rispetto alla lunga e del perchè la prima potrebbe garantire maggiormente l’acquirente in termini di salute ed ecologici.

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La regola aurea della buona salute? 5 porzioni fra frutta e verdura al dì!

Quindi il nutrizionista consiglia cinque porzioni fra frutta e verdura al giorno. Ma come sono coltivate questa frutta e questa verdura? Mantengono ancora le caratteristiche per cui ne viene consigliato il consumo, cioè il ruolo protettivo nella prevenzione di molte malattie, se sono trasformate? E’ indifferente in che stagione le mangio, se sono trattate con fitofarmaci o meno, se provengono da siti di coltivazione vicini o lontani rispetto a dove li consumo?
Per far chiarezza su questi aspetti nascono gli incontri di ‘Dimmi cosa Mangio’, in cui una nutrizionista fitoterapueta, nella fattispecie io, dialoga, per lo più, con chi produce i cibi che consiglia.

Dimmi cosa MangioIniziamo venerdì 16 febbraio alle 19.00 con la Cooperativa Stalker, di Eboli, presso l’associazione ‘Place of Peace’, a Cava de’ Tirreni in via Giuseppe Pellegrino 64/66.

La Stalker è una cooperativa sociale di tipo B (produzione/lavoro), con oltre il 50% di soci svantaggiati. Si occupa soprattutto di trasformazione di prodotti ortofrutticoli e di agricoltura sostenibile.

A seguire apericena a base di alcuni dei prodotti della cooperativa, a cura della Chef Chiara Romano.
Vi aspettiamo venerdì 16 febbraio alle ore 19.00, presso l’associazione ‘Place of Peace’, a Cava de’ Tirreni in via Giuseppe Pellegrino 64/66.

Per info e prenotazioni 3291291269

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Nutrizionista e Fitoterapeuta